La leggenda
Il segno è legato a Ganimede, coppiere degli dei, che aveva il compito di dissetare i parenti dell'Olimpo. Era un bellissimo ragazzo: viveva sulla terra e si guadagnava da vivere facendo il pastore sulle montagne intorno a Troia. Il suo fascino travolse Zeus che, invaghitosi di lui, decise di rapirlo, trasformandosi in un'aquila.. Giunti a destinazione, Ganimede ebbe un compito magico: ottenere l'ambrosia mescolando acqua e nettare. Sulla Terra, intanto, Troo, il padre di Ganimede era disperato. Per attenuare il suo dolore, Zeus gli regalò due cavalli divini e gli disse:"Ganimede sarà felice e splendido per tutta l'eternità. E le stelle del cielo ne ricorderanno per sempre le sembianze".
Le sue stelle
La più luminosa è Sadal Suud, che può essere tradotto come "il fortunato dei fortunati" Merita di essere osservata anche la stella Sadachbia , il cui nome ha un significato misterioso:"la stella fortuna delle cose nascoste". Nella porzione di cielo occupata dalla costellazione dell'Acquario puoi vedere con un binocolo anche un altro tesoro del cosmo. E' un batuffolo composto di miglia di puntini arancioni, simile a un pugno di sabbia luccicante. Queste sono stelle molto vecchie, che distano circa 40.000 anni luce dalla Terra.
Quando vederle
In autunno. Le notti tra settembre e ottobre sono ideali.
Come cercarle
Le stelle dell'Acquario si mantengono basse all'orizzonte: cercale in direzione nord, molto al di sotto della costellazione del Cogno, quella dall forma a croce.