Trithemius




Il padre della filosofia ermetica -a cui diede il suo nome- il maestro per eccellenza dell'Alchimia, fu Ermete Trismegisto la divinità che conduceva le anime nell'Ade, attraverso i cammini oscuri dell'abisso. Senza dubbio, ci furono molti altri studiosi che si interessarono alla scienza dell'Alchimia e, in alcuni casi, a giudicare dalle opere che hanno lasciato -senza contare i molti altri scritti che andarono persi o furono bruciati dai nemici del progresso, della ricerca e della scienza- forse si trovarono ad un passo della determinazione della formula dell'elisir di lunga vita, alle porte della scoperta della pietra filosofale o vicini a trasmutare i metalli impuri in oro.
Tra i personaggi che dedicarono la loro intera vita allo0 studio delle scienze divinatorie e che si dedicarono completamente alla ricerca sulla materia, sul mondo esoterico, ermetico e occulto, vale la pena di ricordare Johannes Trithemius, fedele seguace di un anonimo professore che lo iniziò allo studio dell'occulto e del segreto.
Trithemius nacque in Germania nell'anno 1462 e morì nel 1516. Ebbe un'infanzia e una gioventù sfortunate e all'età di vent'anni entrò in un monastero benedettino. Dopo essere stato nominato abate, trasformò il monastero in una istituzione educativa senza eguali a quell'epocas difese sempre la possibilità di trasmutare la materia e nel corso di tutta la sua vita si dedicò alla ricerca studiando i manoscritti e i volumi ermetici che pervenivano nelle sue mani. Lasciò scritto, inoltre, che si poteva arrivare a trovare la pietra filosofale che lui chiamò "spiritus mundi" 
Molte sue opere erano scritte in maniera simbolica e cifrata allo scopo di non renderle comprensibili a chiunque che non si interessasse di scienze occulte. Solo gli iniziati, i seguaci e i discepoli conoscevano le chiavi per decifrare gli strani segni di cui si serviva Trithemius per annotare le sue ricerche. Di conseguenza l'opera di un tanto insigne ricercatore ermetico ha conservato il suo significato enigmatico attraverso i secoli.
Molti scritti di Trithemius devono essere letti secondo certe combinazioni di parole e, d'altra parte, ogni parola possiede un doppio significato; a tutto ciò si deve aggiungere che non appena si abbandona il testo originale latino e , per esempio, si vuole lavorare ad una traduzione, tutto appare confuso e privo di significato: l'opera ermetica di Trithemius diventa indecifrabile traducendola in una lingua diversa da quella in cui è stata scritta.