La chiromanzia



Le mani, con la loro forma e i loro segni, rivelano il nostro carattere e rispecchiano, talvolta con sorprendente fedeltà, anche il nostro passato. Del resto è facile intuire come le malattie, le esperienze di lavoro, i climi in cui abbiamo vissuto imprimano le loro tracce in modo indelebile sul palmo delle nostre mani.
Senza dubbio più prudente deve essere l'approccio a questa materia quando si voglia azzardare qualche previsione per il futuro. Tuttavia se per previsione dell'avvenire si intende la logica aspettativa di ciò che un individuo dotato di determinate caratteristiche fisiche e psichiche potrà fare allora la lettura della mano, la chiromanzia o chirognomica, se riguarda la sua struttura, può essere considerata alla stregua di una scienza vera e propria.
Da sempre gli uomini si sono appassionati a questa disciplina, elevata nel secolo XV a materia di insegnamento universitario in Francia e in Germania. Tutto questo non ci deve stupire troppo se consideriamo che all'origine della storia dell'uomo le mani costituivano l'unico o comunque il principale strumento su cui contare per procurarsi il cibo necessario alla sopravvivenza e, proprio per questo, sono state oggetto di mistica ammirazione al punto da rappresentare in talune antiche usanze religiose il simbolo da sacrificare agli dei in segno di espiazione o di offerta propiziatoria.
Il chiromante più famoso di cui si abbia memoria, è forse l'imperatore Augusto che si divertire a sbalordire gli amici prevedendo il futuro dalla semplice osservazione delle mani e che non voleva accanto a sé collaboratori che si rifiutassero di mostrargli i palmi.
Anche Alessandro Magno considerava decisive ai fini delle imprese da intraprendere e delle persone di cui fidarsi, le indicazioni fornite dalle mani. Aveva al proprio seguito un chiromante e si diceva che se ne servisse anche per scegliere, sempre attraverso la lettura delle mani, le donne alle quali si accompagnava.